La prima esperienza di Stefano Zanetti con una squadra giovanile: la stagione Universal

Chiudiamo la serie delle interviste al Team Tecnico con la conoscenza di Stefano Zanetti, al suo primo anno in Universal Basket come Assistant Coach di Graziano Menozzi, nella categoria Under15 Gold.
Stefano ci racconta il passaggio dalla categoria Senior ad una squadra giovanile, il lavoro di costruzione dell’identità di squadra condiviso con Coach Graziano e dove si vede in futuro.

🎙 Mi sono affacciato al mondo del basket da ragazzino, all’età di 13 anni, praticandolo per un anno per poi riprenderlo due anni dopo. Questa breve interruzione mi ha fatto capire quanto questo sport mi affascinasse, perché mi permetteva di mettermi in gioco sotto più aspetti.
Finito il periodo giovanile, mi sono focalizzato più sullo studio, mettendo il basket in secondo piano. Questo, però, non ha impedito che la passione per questo sport crescesse, trasformandola di fatto in quello che faccio oggi con i ragazzi.
Come allenatore, lo scorso anno ho affiancato Davide Diacci in C Gold con il Basket2000. Grazie alla sua guida ho appreso molti aspetti del gioco, fortificando le conoscenze apprese durante il mio percorso di studi per ricoprire questa posizione.

Questo è il mio primo anno in Universal, venendo da un’esperienza differente di basket ero molto curioso di lavorare con i giovani e approcciare un campionato diverso. Grazie ai coach Pappalardo e Menozzi ho imparato molto e ho conosciuto dinamiche che prima non applicavo.
Ho sempre voluto lavorare con i più giovani, perché si ha la possibilità di accompagnarli nella loro formazione/crescita a livello sportivo e umano.
Come in ogni esperienza, ci sono stati alti e bassi, è stato un percorso altalenante, ricco di sfide, anche perché la squadra è stata privata di un riferimento importante. Abbiamo dovuto lavorare coi ragazzi per ristabilire un’identità di squadra, per responsabilizzarli singolarmente come giocatori e far crescere il gruppo in modo da superare le innumerevoli sfide.
Grazie ad un lavoro costante, i ragazzi sono migliorati e hanno assimilato i concetti proposti.

Al termine della regular season, il bilancio per me rimane un po’ dolceamaro: siamo riusciti ad accedere al Trofeo Emilia Romagna, ma potevamo fare di meglio. Purtroppo, ad inizio stagione, numerosi infortuni ci hanno condizionato.
Questa stagione mi ha insegnato che certe sconfitte servono ai ragazzi per imparare e vedere le cose da una prospettiva diversa e che non bisogna mai mollare, perché ogni partita è una storia a sé.
L’esperienza in Universal Basket, inoltre, mi è servita ad avere più chiaro il mio futuro nel mondo della pallacanestro. Dopo aver avuto l’occasione di allenare i Senior e a seguire i giovani, per il momento mi vedo più centrato sull’ambiente giovanile.