Per ogni sport è necessario un periodo di avviamento in cui l’aspetto ludico prevale su quello tecnico, per la pallacanestro questo periodo si chiama Minibasket.
L’attività del Minibasket accoglie tutti i bambini dai 5 agli 11 anni divisi in più categorie:
pulcini e paperine, per i bambini e le bambine tra i 5 e i 6 anni;
scoiattoli e libellule, in cui rientrano i bambini e le bambine tra i 7 e gli 8 anni;
aquilotti e gazzelle, per i bambini e le bambine tra i 9 e i 10 anni;
esordienti, il gruppo di bambini e bambine di 11 anni, in cui sono ammessi anche i 10 anni.
Il Minibasket come sport di avviamento alla Pallacanestro lavora sulla confidenza con la palla e si articola in giochi, percorsi e gare di tiro che mirano ad introdurre i fondamentali del gioco della pallacanestro, quali palleggio, passaggio, smarcamento, tiro e difesa.
Per la pallacanestro, così come per tutte le discipline, lo sport di avviamento deve essere considerato un mezzo di educazione al confronto e alla sportività.
All’interno di un gioco di gruppo si favorisce la socializzazione e lo sviluppo delle capacità motorie di base (capacità anaerobiche e coordinazione); in questi anni si parla più correttamente di easy basket.
Le stesse attrezzature, come l’altezza del canestro e il diametro della palla, vengono adattate alle diverse categorie.
Crescendo si lavora anche sulle caratteristiche richieste dal gioco in sé, ossia sull’accrescimento della potenza muscolare, sull’allungamento, sulla resistenza e sulla velocità, all’interno di un allenamento in cui lo schema e le regole del gioco sono sempre più note.
La categoria esordienti, invece, segna il vero passaggio dal minibasket alla pallacanestro e l’inizio dei campionati FIP veri e propri, provinciali e regionali.