Cosa vuol dire essere un Dirigente Accompagnatore in Universal Basket: la testimonianza di Alessandro Ghinoi

Spesso sottovalutato o considerato una figura di supporto logistico, il dirigente accompagnatore in Universal Basket svolge un ruolo chiave nella formazione dei giovani atleti e nella trasmissione dei valori societari.

Riportiamo le parole di Alessandro Ghinoi che racconta la sua esperienza in Universal Basket.

“In 2 anni da “Dirigente accompagnatore” dei 2009 ho fatto 2 finali: una l’ho persa e l’altra l’ho vinta, quest’anno! E di basket non so praticamente nulla!
Il mio esempio non può che essere incoraggiante per tutti i papà e le mamme che abbiano ancora dubbi sul fatto di essere in grado o meno di fare il dirigente in UB10.
Bisogna riservare un po’ del proprio tempo libero alle partite. E’ vero, dopo una settimana di lavoro, dedicare il tempo libero rimasto a dei baskettari scalmanati può creare titubanza, ma vi assicuro che se mio figlio dovesse smettere domani, si aprirebbe un grandissimo vuoto!

Il dirigente è il ruolo migliore in Società: non hai responsabilità nei risultati della squadra, partecipi alle sorti della squadra da un luogo privilegiato (la panchina) e impari tutto quello che non sapevi sul basket…nel mio caso PROPRIO TUTTO! Poi, magari, vinci anche una Coppa Emilia-Romagna contro una società di A1…!

Scherzi a parte, essere “Dirigente accompagnatore” aiuta a rimanere giovani, perché STAI in mezzo ai giovani.
Conosci le fatiche che sono disposti a fare per migliorare, le difficoltà che non gli fanno prendere il volo, le paure che li bloccano, l’esuberanza per un risultato inaspettato. E poi è un modo per condividere più tempo possibile con tuo figlio, che è l’obiettivo nascosto, quello principale!

E’ un tempo prezioso, perché ti permette di osservare da un punto di vista privilegiato come sta crescendo tuo figlio. Nulla, infatti, offre una visuale migliore sulla crescita di un figlio come lo sport: non la scuola, non le vacanze insieme. Lo sport è lo specchio che riflette immediatamente l’approccio di una persona alla vita: nei comportamenti sul campo, nelle riflessioni sul post-partita a casa, nei pensieri fatti a voce alta prima di una partita importante.

Quando mi proposero di diventare dirigente accompagnatore in Universal Basket mi venne da sorridere, pensando ad una sorta di “badante” della squadra. Ora penso che tra le due parole, quella di “accompagnatore” sia la più importante, perché spiega perfettamente quello che posso fare: accompagnare mio figlio nel suo momento di crescita più importante e anche più difficile.

Quindi grazie ad Antonia Cesareo e a tutte le persone che stanno condividendo insieme a me questa avventura: Coach “Pappo” Pappalardo, Gabriel, Paolo, Graziano, Angelo, Christian.
Non so chi affiancherò il prossimo anno, ma “io speriamo che me la cavo” nel rimanere in UB10 ancora un po’….perché questo è il vantaggio segreto del “Dirigente Accompagnatore”: non ti manda via nessuno (…se non fai cavolate!) 😀