Il primo canestro. Le riflessioni di un allenatore

Dietro ogni successo dei nostri ragazzi, piccolo o grande che sia, si palesa un vortice di emozioni che non può lasciarci indifferenti. Ed ecco che un nostro allenatore, impressionato dalle emozioni di due nostri giovani atleti al loro primo canestro, ricorda il suo.

Vi riportiamo la sua testimonianza e le sue riflessioni.

L’emozione del primo canestro

Ricordo ancora adesso il mio primo canestro in una partita ufficiale, avevo 12 anni. Ricordo il campo all’aperto, il pavimento fatto di asfalto, i canestri con il tabellone di legno.
Ricordo l’azione, il compagno (e amico di scuola) che mi ha passato la palla…tiro sulla tabella all’altezza della tacca grossa… CANESTRO…

Ricordo il cuore che è andato a mille, le ali che hanno messo all’improvviso le mie scarpe, il “cinque” battuto dal mio amico, l’applauso del pubblico presente, l’orgoglio negli occhi dei miei genitori, il “bravo” del mio allenatore. L’ho ripetuto tante volte dentro di me perché volevo crederci davvero ed in quel momento ho sentito un nodo alla gola e l’emozione avvolgermi tutto. Un momento nella vita che va tutto così “tanto bene” che probabilmente non vivrai mai più…e invece ce ne saranno tanti altri.

Nella terza e quarta partita del campionato U14 Silver, questa stessa emozione ha toccato due dei nostri ragazzi, giovani che fino a pochi mesi fa praticavano altri sport.
Giocano per la prima volta nella loro vita una partita ufficiale e segnano il loro primo canestro.
Luca e Carlo, il primo su tiro libero e il secondo in terzo tempo, hanno vissuto questo momento particolare e unico.

E anche se a volte crediamo che per colpa della tecnologia e dei social i nostri ragazzi non sappiano esprimere le loro emozioni per fortuna, ci sbagliamo…Nei loro occhi, nelle loro espressioni, le emozioni si sono viste tutte, dal sorriso alla lacrima di gioia, l’aumento di fiducia, di convinzione, delle loro sicurezze…
Guardando loro sono tornato ai miei 12 anni e al mio primo canestro e all’improvviso ho avuto anche io nuovamente la fiducia, la convinzione e la sicurezza che questi ragazzi cresceranno bene.
– Evan –